
PRIMA CAMPAGNA PROGETTO POLLIN ACTOR
Parte il 3 novembre la prima campagna di crowdfunding patrocinata dalla Fondazione Synapsis.
La Fondazione Synapsis, si preoccupa di mettere in atto un piano di micro-azioni distribuite e localizzate che riguardano progetti diversificati, da quelli scientifici a quelli sociali, sia per l’ambiente che per le persone in collaborazione con Enti, Associazioni, Pubbliche amministrazioni, Università, Istituti di ricerca.
Il progetto scientifico “Pollin Actor”, promosso dal dipartimento Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti dell’Università degli studi di Bari, il cui coordinatore scientifico è il dottor Giovanni Tamburini, con il supporto della dottoressa Rosa Porro esperta di crowdfunding, mira a prestare sempre maggiore attenzione al contributo degli impollinatori nella produzione delle ciliegie e, più in generale, le relazioni tra gli impollinatori, ciliegeti ed ecosistemi circostanti.
Secondo i dati ISTAT, infatti, la Puglia detiene il primato per la produzione di ciliegie in Italia, contribuendo per circa il 40% sul totale nazionale, con una superficie coltivata di circa 19 000 ettari.
Il progetto prevede inoltre il monitoraggio di alcuni ciliegeti concentrati per lo più nella zona del barese, che da sola rappresenta l’84% della produzione totale regionale. Durante il periodo della fioritura, i ricercatori eseguiranno una serie di monitoraggi ed esperimenti per valutare il ruolo delle specie selvatiche e allevate di pronubi nel miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione di ciliegie.
La sinergia di intenti fra Università e Fondazione permette di coinvolgere direttamente e attivamente la società civile nella ricerca scientifica. Il donatore si trova così ad essere protagonista attivo del progetto stesso.
Per saperne di più clicca https://www.produzionidalbasso.com/project/pollin-actor-insieme-per-la-salvaguardia-degli-ecosistemi-agricoli/
I progetti territoriali saranno il bigliettino da visita della Fondazione Synapsis perché descriveranno come la capacità di aspirazione del singolo attivatore territoriale – cittadino, impresa, associazione organizzata o comitato spontaneo – possa trasformarsi nella capacità di visione dei molti che abilitano le piattaforme cooperative e inclusive delle loro comunità. In quest’area saranno descritti i progetti della Fondazione e il loro stato di avanzamento.

Impollinatori e ciliegie, un incontro indimenticabile
La Fondazione Synapsis persegue progetti la cui finalità è lo sviluppo della solidarietà sociale.
Infatti si preoccupa di mettere in atto un piano di micro-azioni distribuite e localizzate che riguardano progetti diversificati, da quelli scientifici a quelli sociali, sia per l’ambiente che per le persone.
La Fondazione ha cura di mantenere sempre vivi i rapporti di collaborazione con Enti, Associazioni, Pubbliche amministrazioni, Università, Istituti di ricerca al fine di promuovere il progresso attraverso nuovi modelli economici in cui il potenziale umano sia espresso con attenzione alle risorse ambientali e perseguendo un impatto positivo e generativo sulla società.
Come da Agenda 2030 delle Nazioni Unite e le sue successive integrazioni, in questo particolare progetto, curato dalla dott.ssa Rosa Porro, capo commissione Lavoro, ricerca e sviluppo per la nostra Fondazione, si è tenuto particolarmente conto della Area 2. Sviluppo sostenibile e sussidarietà per diffondere la cultura dell’innovazione creando un ambiente favorevole alla circolazione di competenze, idee e conoscenze. Solo così si sarà in grado di dare quel giusto valore aggiunto al nostro territorio, che merita di essere valorizzato e tutelato.
Attraverso la campagna di crowdfunding, che la Fondazione patrocina, si mira a finanziare l’attuale progetto, primo dei progetti territoriali a cura della Fondazione stessa, al fine di sviluppare, incentivare e tutelare l’iniziativa e la solidarietà privata verso un progetto dell’Università di Bari che riguarda soprattutto il territorio del barese.
Importanza degli impollinatori nella produzione delle ciliegie
L’impollinazione zoofila è un servizio funzionale mediato da animali, in particolare dagli insetti. Gli impollinatori contribuiscono alla produzione del 75% delle colture alimentari, aumentandone resa e qualità. Numerose colture tra quelle molto comuni sulle nostre tavole richiedono questo servizio. L’ape mellifera è l’insetto più conosciuto nel contribuire all’impollinazione. Si conoscono, però, migliaia di altre specie di api, numerosissime specie di lepidotteri (farfalle), ditteri (sirfidi) e altri insetti che si nutrono di polline e nettare e che sono efficienti impollinatori di piante selvatiche e coltivate. Globalmente, il contributo economico degli impollinatori alla produzione agricola è stimato superiore a 200 miliardi di dollari.
Negli ultimi anni è stato riscontrato un preoccupante declino dell’abbondanza, della diversità e dello stato di salute degli impollinatori, domestici e selvatici. Negli ultimi 50 anni si è verificato un generale aumento del numero di alveari a livello mondiale ma una forte contrazione in Europa e negli Stati Uniti. Un insieme di fattori concorrono negativamente sul declino degli impollinatori, come la perdita e frammentazione degli habitat naturali, l’applicazione non corretta dei fitofarmaci, il cambiamento climatico e la presenza di nemici naturali e infettivi. Considerando il significativo aumento di volume dei raccolti delle colture dipendenti dagli impollinatori (+ 300% negli ultimi 50 anni), la domanda di impollinazione necessaria a massimizzare la produzione di queste colture potrebbe non essere soddisfatta.
Il progetto scientifico
La nostra iniziativa di crowdfunding mira a finanziare un progetto scientifico atto a valutare il contributo degli impollinatori nella produzione delle ciliegie in comprensori cerasicoli pugliesi e, più in generale, le relazioni tra gli impollinatori, ciliegeti ed ecosistemi circostanti. Secondo i dati ISTAT, la Puglia detiene il primato per la produzione di ciliegie in Italia, contribuendo per circa il 40% sul totale nazionale, con una superficie coltivata di circa 19 000 ettari. Diversi studi, per lo più svolti all’estero, hanno evidenziato che la produttività di diverse cultivar di ciliegie dipenda dagli impollinatori, specialmente da quelli selvatici. Ciononostante, poco si conosce del contributo degli impollinatori sulla produzione cerasicola pugliese, del numero ottimale di alveari da collocare nei ciliegeti in funzione delle cultivar di ciliegio e delle caratteristiche pedo-climatiche e del ruolo delle aree naturali, quali boschi e pascoli, nella salvaguardia dei pronubi. Il presente progetto si prefigge quindi di:
i. quantificare l’apporto degli impollinatori allevati e selvatici alla produzione delle ciliegie negli ecosistemi agricoli pugliesi;
ii. censire le specie più importanti di impollinatori per il ciliegio in Puglia;
iii. quantificare la potenziale carenza di impollinatori per una produzione ottimale nel contesto pugliese;
iv. valutare gli effetti dell’introduzione di alveari supplementari di api da miele e bombi, e dell’introduzione di nidi di osmie sulla produttività dei ciliegeti;
v. individuare i fattori che favoriscono la presenza di impollinatori nei ciliegeti (es. vicinanza ad habitat naturali, gestione biologica dell’impianto, etc. ).
Il progetto prevede il monitoraggio di alcune decine di ciliegeti concentrati per lo più nella zona del barese, che da sola rappresenta l’84% della produzione totale regionale, focalizzandoci sulle cultivar di ciliegie più comuni (es. Ferrovia, Bigarreau, Giorgia). Durante il periodo della fioritura, i ricercatori eseguiranno una serie di monitoraggi ed esperimenti per valutare il ruolo delle specie selvatiche e allevate di pronubi nel miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione di ciliegie.